Comune di Macerata - Sistan - Istat Annuario Statistico 2005 |
Capitolo 6 Finanza locale |
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Capitolo 6 Finanza locale
6.1 – Entrate del Comune Il bilancio di previsione delle entrate del Comune di Macerata per l’anno 2004 si attesta su un volume di 50 milioni di euro (-22% rispetto al 2003). Tale cifra è ripartita fra entrate tributarie (44%), entrate da contributi e trasferimenti da Stato, Regione e altri Enti pubblici (11%), entrate extratributarie (9%); a seguire, le entrate da alienazione, trasferimento di capitali e riscossione crediti (8%), le entrate da accensione di prestiti (17%) e le entrate da servizi per conto di terzi (11%) (tav. 6.1). Osservando più analiticamente le componenti delle entrate tributarie previste si evince che le imposte, che rappresentano più dei due terzi di tali entrate, sono costituite per il 96% dall’Ici e dall’addizionale e compartecipazione Irpef, mentre tra le tasse prevale quella sui rifiuti, che pesa per l’84% sulle tasse totali previste. A consuntivo il bilancio dell’Amministrazione comunale per l’anno 2004 si è chiuso con 53,9 milioni di euro in entrata. Il volume delle entrate effettive supera il preventivo per 3,9 milioni di euro (+8%) (tav. 6.3). Le maggiori differenze tra bilancio preventivo e consuntivo si registrano nelle entrate per alienazioni, trasferimenti di capitali e riscossioni di crediti, con 5 milioni circa di euro in più, mentre la voce relativa all’accensione di prestiti è risultata inferiore di 2,6 milioni di euro rispetto all’ammontare previsto. Nel bilancio consuntivo le entrate ordinarie pesano per il 64%. Tra queste, le tributarie rappresentano il 45% del totale, gli introiti da Stato, Regione ed altri Enti l’11%, mentre le entrate extra-tributarie costituiscono l’8%. Tra le entrate a carattere straordinario le alienazioni, i trasferimenti di capitali e la riscossione di crediti concorrono per il 16% alle entrate totali, i proventi che scaturiscono dall’accensione di prestiti aggiungono un ulteriore 11% e infine i servizi per conto di terzi ammontano al 9% (graf. 6.1). Le imposte, con 17,9 milioni di euro, costituiscono il 76% delle entrate tributarie e il 33% delle entrate totali dell’Amministrazione comunale. Dal confronto tra i conti consuntivi del 2003 e del 2004 emerge che il volume di entrate che l’Amministrazione comunale ha avuto a disposizione nel 2004 supera quello del 2003 per 1,5 milioni di euro (+2,8%). Le entrate extratributarie sono aumentate del 28%, soprattutto in virtù dei maggiori introiti riferiti a proventi diversi (0,2 milioni di euro nel 2003 e 0,9 nel 2004); un incremento del 21% si registra anche per le entrate provenienti da alienazioni, trasferimenti di capitali e riscossione di crediti, generato principalmente dalla voce trasferimenti di capitali (2,7 milioni di euro nel 2003 e 6,4 milioni di euro nel 2004). Una variazione positiva, seppure più modesta, si registra per le entrate di natura tributaria (+4%) e per le entrate da servizi per conto di terzi (+2%). D’altro canto, le entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti sono diminuite del 21% rispetto all’esercizio precedente, dato che i trasferimenti dallo Stato si sono più che dimezzati (3,5 milioni di euro nel 2003 e 1,7 milioni di euro nel 2004). Completano il quadro le entrate per accensione di prestiti, che sono anch’esse calate del 7% rispetto al 2003. La lettura degli indicatori elaborati per le singole imposte e tasse fornisce ulteriori elementi di approfondimento sulla struttura delle finanza del Comune di Macerata. Il gettito dell’Ici (imposta comunale sugli immobili) con un ammontare di 8,1 milioni di euro, rappresenta il 45% del totale delle imposte del 2004. L’ICI rappresenta inoltre il 34,5% delle entrate tributarie del Comune ed il 15% delle entrate totali. A partire dal 2002 risultano contabilizzati recuperi dei mancati introiti degli anni precedenti per circa 1 milione di euro annui, ma, al netto dei recuperi, il gettito derivante dall’Ici ha registrato nel 2004 un -5% rispetto all’anno precedente (tav. 6.6). Tra le componenti fondamentali dell’Ici, i proventi derivanti dall’applicazione dell’imposta alla categoria degli altri immobili contribuiscono per 4,4 milioni di euro (62%). Questa voce ha raggiunto il livello massimo, superando i 4,7 milioni di euro, nel 2003, anno di entrata in vigore dell’aliquota del 7,0 per mille. D’altro canto, i proventi Ici generati dalle dichiarazioni per abitazione principale, la cui aliquota (4,6 per mille) è rimasta invariata nei 4 anni considerati, hanno raggiunto nel 2004 il livello massimo del periodo, pari a 2,1 milioni di euro (30%) (graf. 6.2). L’entrata tributaria complessiva relativa all’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) nel 2004 è di 9,0 milioni di euro e concorre per il 50% al totale delle entrate per imposte del 2004. Rappresenta inoltre il 38% delle entrate tributarie ed il 16,6% delle entrate comunali totali. Rispetto al 2003 quest’entrata, al netto dei recuperi riferiti ad anni precedenti, è aumentata del 1,5% (tav. 6.7). Nel periodo che va dal 2001 al 2004 le entrate dovute all’imposta sul reddito delle persone fisiche, generate cioè sia dall’imposta addizionale che da quella di compartecipazione, hanno avuto un andamento costantemente crescente. La somma delle due voci, al netto dei recuperi degli anni precedenti, è passata da un volume di 1,3 milioni di euro nel 2001 a 8,7 milioni di euro nel 2004. Il maggiore incremento del gettito collegato a questo tributo (+5,1 milioni di euro) si è registrato nel 2002 quando alla crescita del gettito collegato all’imposta addizionale si è sommato l’effetto dell’introduzione dell’imposta di compartecipazione. L’ulteriore incremento delle entrate relative a quest’ultima voce nel 2003 è stato tale da compensare i ridotti importi dell’imposta addizionale e generare un saldo delle entrate complessive di +2,1 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Tra il 2003 ed il 2004 l’incremento delle entrate nette complessivamente dovute all’Irpef è stato più contenuto (+0,1 milioni di euro). Nei quattro anni considerati, inoltre, il recupero delle entrate relative agli anni precedenti, applicato alla la sola addizionale Irpef, ammonta a 0,6 milioni di euro. L’imposta addizionale sul consumo di energia elettrica nel 2004 è pari a 0,5 milioni di euro e contribuisce per il 3% alle imposte totali, con un aumento rispetto al 2003 che supera di poco i 100.000 euro; l’imposta sulla pubblicità, con 0,3 milioni di euro, rappresenta il 2% delle entrate per imposte del 2004 e presenta un incremento di 10.000 euro circa rispetto al 2003 (+4%). Le entrate da tasse del Comune di Macerata ammontano nel 2004 a 5,2 milioni di euro e rappresentano il 22% delle entrate tributarie e il 10% delle entrate dell’Amministrazione comunale (tav. 6.3). La Tarsu (tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani), con un volume di 4,3 milioni di euro, contribuisce per l’83% alle entrate totali per tasse. La tassa addizionale sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ammonta a 0,4 milioni di euro e incide per il 7% sulle entrate tributarie scaturite da tassazione (tav. 6.8). L’ammontare complessivo delle entrate per queste due voci nel periodo 2001-2004 è cresciuto dell’81%. Per una corretta valutazione di questa variazione occorre comunque considerare che il recupero riferito alle dichiarazioni mancate o inesatte, avviato sperimentalmente nel 2001 ed entrato a regime dal 2004, ha procurato un gettito complessivo di 0,9 milioni di euro nei 4 anni. Dunque, nel 2004 la crescita reale risulta di poco inferiore al 4%, a differenza degli anni precedenti che hanno visto incrementi più consistenti: tra il 2001 e il 2002 la variazione è stata del +25%; nel 2003 si è registrato un ulteriore +21% (graf. 6.3). Alla data di formazione del ruolo ufficiale da parte dell’Ufficio Tributi (19 marzo 2004), le utenze soggette a tassazione per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani sono 21.984. Circa 3 utenze ogni 4 sono “abitazioni, convitti, collegi, conventi e caserme militari” (17.040 utenze, 78%); tra le categorie più consistenti si annoverano anche “autorimesse, depositi, magazzini, soffitte e cantine” (1.468, 7%), “negozi e laboratori artigianali” (1.020, 5%) e “uffici, agenzie e studi professionali” (978, 4%) (tav. 6.9). La Tosap (tassa per l’occupazione del suolo pubblico) nell’anno 2004 ha contribuito alle entrate per tasse con 0,5 milioni di euro, il 10% del totale (tav. 6.8). Rispetto al 2003 le entrate generate dalla tassazione al netto del recupero degli anni precedenti sono aumentate dell’8%. Il gettito per occupazioni permanenti del suolo pubblico ha concorso per il 68% agli introiti totali. Dei 3.278 passi carrai autorizzati nel territorio comunale quelli soggetti a tributo sono 1.968, un numero lievemente inferiore rispetto al 2003 per effetto della revisione della banca dati dell’Ufficio Tributi che è stata effettuata a seguito del trasferimento delle competenze su alcune porzioni di territorio dall’Amministrazione provinciale a quella comunale. Nel quadriennio 2001-2004 la tassa, fatti salvi i recuperi degli anni precedenti, è cresciuta sistematicamente passando da 0,4 milioni di euro a 0,5 milioni di euro (+24%). La rilevazione rapida sui bilanci consuntivi delle amministrazioni comunali effettuata dall’Istat con riferimento al 2003 evidenzia rispetto al 2002 un consistente incremento delle entrate tributarie (+11,3%) e una diminuzione dei contributi e trasferimenti, che rispetto al precedente esercizio perdono il 13,0%, mentre si rileva un aumento del 2,7% delle entrate extra-tributarie. Le entrate tributarie sono la voce prevalente nei bilanci dei comuni delle regioni settentrionali e centrali nei cui bilanci questa voce ha un peso percentuale rispetto al totale delle entrate correnti generalmente superiore alla media nazionale.
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