Comune di Macerata - Sistan - Istat Annuario Statistico 2005 |
Capitolo 10 Prezzi al consumo |
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Nota metodologica sugli indici dei prezzi al consumo
[1] Gli indici analizzati di seguito sono tutti in base 1995=100, vale a dire che il valore assunto dall’indice nel 1995 è la base di confronto per la misura delle variazioni. [2] Per approfondimenti metodologici sul sistema degli indici dei prezzi al consumo è possibile consultare il dossier A proposito di prezzi pubblicato sul sito dell’Istat (www.istat.it/prezzi/precon/aproposito). [3] L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) assume il ruolo di indice centrale e rappresenta lo strumento per la misura dell’inflazione in Italia. [4] L’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) è la misura utilizzata come riferimento per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato. [5] Il concetto di consumi medi può essere meglio chiarito con un esempio. Si pensi ad una famiglia che vive in una abitazione in affitto. La spesa per l’affitto rappresenterà sicuramente una delle voci più importanti del bilancio familiare. Nella struttura di ponderazione dell’indice FOI, invece, gli affitti pesano per il 3,1%, perché la loro incidenza è calcolata sulla spesa totale delle famiglie di riferimento: nel 2002 le famiglie italiane che vivevano in affitto erano solo il 20% del totale. Dati non aggiornati [6] Ciascuna regione concorre a determinare l’indice nazionale secondo un peso diverso: quello assegnato alle Marche per il 2004 è pari al 2,7%. [7] Il prezzo rilevato per il calcolo dell’indice FOI è quello pieno di vendita, con esclusione di saldi e promozioni e/o di concorsi all’acquisto (come nel caso della quota a carico del SSN per l’acquisto dei farmaci). Alcuni prezzi sono rilevati a livello centrale direttamente dall’Istat.
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