Comune di Macerata - Sistan - Istat Annuario Statistico 2005 |
Capitolo 10 Prezzi al consumo |
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10.6 - Dinamiche dei prezzi a macerata e negli altri capoluoghi marchigiani
Gli indici generali dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati fanno registrare nei capoluoghi di provincia marchigiani per l’anno 2004 valori più alti rispetto alla media nazionale nelle città di Pesaro (123,9), di Macerata (123,6) e di Ascoli Piceno (123,3), mentre il valore rilevato nella città di Ancona (122,4) appare sensibilmente inferiore (tav. 10.4; graf. 10.5). Ogni capoluogo di provincia ha una propria graduatoria della distribuzione per ordine decrescente degli indici generali per capitolo di spesa; tuttavia, i valori relativi al capitolo bevande alcoliche e tabacchi si presentano in ognuna delle quattro città come i più alti, con un minimo di 140,4 a Macerata e un massimo di 147,8 ad Ascoli Piceno. Anche le variazioni del 2004 in confronto al 2003 per questa categoria di spesa sono le più alte rispetto a tutte le altre categorie e vanno dal +8% di Pesaro al +9% di Ascoli Piceno. Nel confronto tra le distribuzioni per capitolo di spesa delle 4 città marchigiane è sicuramente l’abbigliamento e calzature a mostrare la maggiore variabilità territoriale, con un valore minimo registrato a Macerata di 119,0 e uno massimo di 140,3 ad Ascoli Piceno. In quest’ultima città la variazione percentuale del 2004 rispetto al 2003 (+6%) è stata la più elevata delle quattro considerate ed è la seconda per ordine di grandezza nella distribuzione della città di Ascoli Piceno. Ulteriori apprezzabili differenze si rilevano per i prezzi classificati nella ‘voce’ alberghi, ristoranti e pubblici esercizi che presenta il valore più basso ad Ancona (115,6) ed il più alto a Macerata (135,7). Rispetto al 2003 la variazione di tale indice va dal +5% di Pesaro al –1% di Ancona, valore quest’ultimo che si pone in evidenza per essere anche l’unico tasso di crescita dei prezzi di segno negativo nelle distribuzioni delle quattro città riportate nella tavola 10.4, dopo le variazioni percentuali riferite al capitolo comunicazioni che, essendo determinate dall’andamento di tariffe valide ed applicate su tutto il territorio nazionale, si presentano uniformi nelle quattro città considerate, così come in Italia. Anche le spese del capitolo istruzione presentano considerevoli cambiamenti a seconda del capoluogo di rilevazione dei prezzi, con un valore minimo dell’indice corrispondente rilevato a Pesaro (112,9) e uno massimo a Macerata (132,3). In questo caso, però, le variazioni percentuali del 2004 sul 2003 presentano valori pressoché uguali nei quattro capoluoghi (+3%). Infine, il capitolo di spesa relativo ai servizi sanitari e alle spese per la salute fa registrare indici dei prezzi con valori che vanno dal 107,9 della città di Ascoli Piceno al 127,5 della città di Ancona. Tra il 2003 e il 2004 l’incremento massimo per questo tipo di prezzi si è avuto a Pesaro (+3%), quello minimo ad Ascoli Piceno (+0,8%). Macerata è l’unica delle 4 città campione della regione Marche in cui l’indice di questo capitolo di spesa è rimasto invariato rispetto all’anno precedente.
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