Comune di Macerata - Sistan - Istat Annuario Statistico 2005 |
Capitolo 10 Prezzi al consumo |
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10.2 - Indici dei prezzi a Macerata ed in Italia nel 2004
L’indice generale dei prezzi al consumo sintetizza le variazioni complessive dei prezzi rilevati nell’arco del 2004 rispetto al 1995, anno preso a riferimento e posto uguale a 100 per il calcolo, e rappresenta perciò la misura più sintetica dell’inflazione che si è verificata in questo periodo. Nell’anno 2004 il valore dell’indice generale nella città di Macerata è risultato pari a 123,6 mentre quello del corrispondente indice nazionale è stato uguale a 123,2 (tav. 10.1; tav. 10.2). Tra il 1995 ed il 2004 la variazione dei prezzi è stata sempre di segno positivo sia a Macerata che in Italia (graf. 10.1). La serie storica degli indici generali annui riferiti alla città di Macerata e all’intero Paese mostra che, a partire dal 1995 fino al 1999, l’inflazione a Macerata è stata inferiore a quella rilevata in Italia; in quegli anni lo scarto maggiore si è registrato nel 1996, quando l’indice di Macerata è risultato 102,5 contro il 103,9 nazionale. A partire dal 1999 è invece l’indice di Macerata a superare quello nazionale: i punti di maggiore divario sono il 2000 e il 2001, con valori che nel capoluogo superano di 0,8 punti quelli nazionali; negli anni successivi tale differenza ha iniziato a ridursi, fino a raggiungere i +0,4 punti del 2004. Gli indici per capitolo di spesa sintetizzano le variazioni nel tempo dei prezzi di gruppi omogenei di beni e servizi e consentono di cogliere i contributi all’inflazione derivanti dalle specifiche variazioni. Confrontando gli indici dei dodici capitoli di spesa con l’indice generale di Macerata (tav. 10.1) è possibile individuare immediatamente quali sono le ‘voci’ con gli incrementi di prezzo maggiori tra il 1995 e il 2004: si tratta in ordine decrescente dei capitoli bevande alcoliche e tabacchi (140,4), altri beni e servizi (136,5), alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (135,7), istruzione (132,3) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (126,0). In tutti i casi citati, infatti, gli indici risultano superiori alla media cittadina (123,6). Tra i rimanenti capitoli di spesa il valore più basso in assoluto è quello delle comunicazioni (87,0) che continua a scendere cumulando una diminuzione complessiva del 13% rispetto al 1995. Si tratta dell’unico caso di variazione negativa. Tra gli indici che assumono valori apprezzabilmente inferiori alla media vanno infine menzionati i servizi sanitari e le spese per la salute (118,0), invariati rispetto al 2003 e inferiori di circa 6 punti percentuali rispetto all’indice generale e l’abbigliamento e calzature (119,0) la cui crescita è rallentata rispetto all’anno precedente. Anche il capitolo dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (119,9) esprime un incremento inferiore alla media generale pur avendo subito una certa accelerazione nell’ultimo anno: segna infatti un +3% rispetto al 2003 a fronte di una variazione 2003/2002 del +1,7%. Nel caso dell’Italia (tav. 10.2) la corrispondente graduatoria degli indici per capitolo di spesa vede al primo posto il capitolo bevande alcoliche e tabacchi (145,3), seguito da alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (132,7) e dalle spese per l’abitazione (131,2). Nella graduatoria nazionale questi ultimi 2 capitoli occupano rispettivamente il secondo e terzo posto, mentre nella graduatoria maceratese essi si trovano collocati al terzo e quinto posto. Anche nella distribuzione nazionale il valore più basso è quello dell’indice del capitolo comunicazioni (87,0). Il grafico 10.2 mette a confronto gli indici dei prezzi al consumo di Macerata e dell’Italia nel 2004. Scendendo nel dettaglio dei vari capitoli di spesa, è possibile apprezzare le differenze tra le due distribuzioni. I valori di Macerata risultano palesemente superiori agli indici nazionali per il capitolo altri beni e servizi (capitolo di spesa n.° 12), che si è visto essere il secondo più alto della graduatoria maceratese, e per il capitolo istruzione (n.°10). Ulteriori differenze positive, anche se di minore entità, si notano anche in corrispondenza dei capitoli alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (n.° 11), ricreazione, spettacoli e cultura (n.° 9) e mobili, articoli e servizi per la casa (n.° 5).
Per contro, i valori maceratesi
appaiono consistentemente inferiori agli analoghi nazionali per i capitoli
abbigliamento e calzature (n.° 3), spese per l’abitazione
(n.° 4) e bevande alcoliche e tabacchi (n.° 2),
oltre ai capitoli servizi sanitari (n.° 6), prodotti alimentari
e bevande analcoliche (n.° 1) e trasporti (n.° 7). |